Del Primato morale e civile degli italiani
Non è vero che siamo precipitati agli ultimi posti al mondo. Può darsi che la nostra potenza militare sia inferiore a quella di S.Marino ( per non parlare della Svizzera, che ci inghiottirebbe in un boccone). Può darsi che, sotto l'aspetto economico, dopo il sorpasso della Spagna , in Europa ci sia solo la Grecia che sta peggio di noi (e per fortuna hanno solo 8 milioni di abitanti). Può darsi anche che la nostra classe politica sia rappresentata da due dei più eccezionali comici che hanno calcato le scene europee negli ultimi 50 anni (Prodi e Berlusconi: mi viene da ridere -o da piangere- solo a nominarli). Può darsi che, nel campo scientifico, l'ultimo nostro vanto risalga al buon Marconi e cioè a circa 100 anni fa.
Però nel settore più importante della civiltà,noi siamo tuttora i primi. Mi rifaccio qui agli scritti di Sir William Despite. Egli scrisse,nel 1943 sotto le bombe di Hitler, il fondamentale saggio: " Elogio della seggetta", in cui dimostrava che la civiltà di un popolo si misura dal trattamento che il suddetto popolo fa dei suoi escrementi. La sua tesi era, date le circostanze, un pò parziale: in un momento in cui i tedeschi gliele stavano suonando, cercava di dimostrare la supremazia inglese, basandosi sul fatto che - dopo i Romani - gli inglesi avevano riinventato quel fondamentale strumento,che oggi tutto il mondo chiama, in effetti , all'inglese, "Water closet".
A mio parere il Despite ha centrato comunque correttamente il problema. Bando alle ipocrisie: la civiltà di un popolo si misura dal trattamento che fa della sua merda.
E qui dovete concedermi una purtroppo necessaria disgressione. Il problema nasce dalla scomparsa del contadino. Eh, sì perchè il contadino usciva di casa e defecava nei campi: restituiva giustamente così alla terra quello che aveva preso, avviando un benefico ed indispensabile riciclo biologico. Passo successivo allo scomposto e casuale infrattarsi nei campi, è stata l'invenzione del pozzo nero. Tutti noi ricordiamo il famigerato asse nelle case di campagna dei nostri nonni - a volte corredato da un buco - che permetteva di concentrare in un solo luogo il benefico frutto di tutta la famiglia.
L'invenzione tecnologica non è però mai perfetta: infatti il buco -contrariamente alla tradizionale cagata campestre - non era scevro di problemi. Il primo dei quali era il formarsi -specie nei buchi più piccoli - di un antipatico strato di cacca secca, difficile da eliminare e di problematica convivenza. Per non parlare dei drammi, che la pur benefica invenzione causava: i vecchi ed i bambini erano vittime di catastrofiche cadute, che a volte si traducevano nella definitiva, incomprensibile scomparsa degli sventurati.
Veniamo ai nostri giorni. Basandosi sull'esperienza contadina dei nostri nonni, noi italiani abbiamo inventato e collaudiamo ogni giorno un buco piccolo e stretto, a forma di imbuto. Dopo l'operazione che ci ha portato alla utilizzazione del suddetto buco, avviamo il processo di pulitura basato su una robustissima cascata di acqua. Perfetto. Anzi no.Perchè sussistono, ahimè, alcuni problemini. Il primo è che, essendo il buco decisamente stretto, non si riesce a centrarlo con la dovuta precisione. Le pareti laterali vengono quindi irrorate dai ben noti materiali, che il pur forte scroscio d'acqua non riesce sempre ad eliminare. Donde la triste necessità dello scopino, che ci avvia verso operazioni quanto mai antipatiche e di dubbia risolvibilità tecnica (come si fa, dopo, a pulire lo scopino?). Certo, teoricamente è possibile risolvere il problema con accurato centraggio del buco stesso. Ma l'operazione, se è tecnicamente difficile in condizioni normali, diventa impossibile proprio quando ci sarebbe più bisogno della concentrazione del materiale. Mi riferisco al triste caso della diarrea a spruzzo, che la nota canzone definisce anche "la merda squacchera, che ti impillacchera da capo a piè......".
I tedeschi, vedendo le nostre difficoltà, hanno detto "Ach so...." ed hanno incaricato l'esimio professore dell'università di Tubingen, Eugen von Scheissen, di studiare il problema. Cosa hanno fatto i tedeschi ? Hanno allargato enormemente il buco. Hanno creato un piccolo lago, in cui effettivamente non si manifesta più l'antipatico fenomeno, diciamo così , collaterale, che manifestano i gabinetti italiani. Però è emerso un altro catastrofico problema, che devo qui citare nella sua crudezza: lo stronzo, precipitando nel tranquillo lago di acqua, solleva spruzzi tali da investire il malcapitato defecatore fino all'ombelico. Fenomeno questa volta amplificato dal caso opposto a quello precedentemente citato. Qui maledettamente nocivi sono infatti quelli che la canzone ancora citava come "Gli stronzi neri, che contro i muri stan ritti in piè.....". Il contrario della merda squacchera. Infatti gli stronzi neri sono il frutto di una sana attività dell'organismo: stronzi grandi, duri e solidi, che precipitano come bombe ad alto potenziale. Nè valgono banali tentativi di rimedio: il cagatore, che si mette a distanza di sicurezza e bombarda dall'alto il tranquillo lago, corre il rischio di sbagliare il bersaglio con effetti ancora più catastrofici.
Che hanno fatto gli americani? Con un colpo di genio hanno alzato il livello delle acque, eliminando così gli effetti dello spruzzo. Inoltre hanno inventato un geniale effetto rotatorio di risucchio, che assorbe - come un gorgo marino - tutto quello che deve assorbire.
Con questo si sono dati la zappa sui piedi, dimostrando a tutto il mondo la loro pochezza. Eh, sì. Posso infatti affermare con cognizione di causa, che la lunghezza media di un pene italiano in riposo, è tale che lo stesso staziona almeno per la lunghezza della cosidetta cappella, nell'acqua del laghetto.
Dato che tale immersione è quanto mai spiacevole, si cerca ovviamente di evitarla tenendo sollevato in alto con una mano tutto l'aggeggio. Il che però, ad essere onesti , non è operazione di eccessiva comodità ed ha due difetti principali:
- svia dall'operazione principale buona parte della concentrazione necessaria.
- Impedisce, per ovvi motivi fisici ( se si ha in mano l'uccello, non si può tenere un libro), quella attività secondaria di lettura - coltivata, dicono le statistiche, dall'80% dei cagatori maschi - che tanto contribuisce alla formazione culturale della persona
Infine viene spontanea la domanda cruciale: ma quanto è lungo l'uccello medio americano? Sta a vedere che ci troviamo di fronte ad un raro caso di regressione genetica?
Il che spiegherebbe tutta una serie di fenomeni di costume, che però non è qui il caso di analizzare.
Torniamo invece al cesso americano. Il gorgo,che gli americani tanto decantano, è invero causa di un altro grave problema. Chi si alza soddisfatto dalla seggetta, dopo aver avviato l'operazione di smaltimento, è portato, anche per legittima soddisfazione, a dare una occhiata a quanto ha appena deciso di eliminare. Ebbene, sia nel caso italiano che in quello tedesco, non vede nulla di strano. Nel caso americano assiste invece ad un fenomeno portentoso ed alquanto raccapricciante.
Gli stronzi (stronzini, stronzetti, stronzoni: è incredibile quello che si riesce a produrre) vengono portati in giro per la vasca, con moto uniformente accellerato, per parecchi minuti. Talchè il malcapitato genitore si trova ad assistere alla, per così dire, resurrezione di tutto quanto desiderava aver morto e sepolto. Ma non è finita. Ad un certo punto il tutto viene inghiottito con una grande gorgoglio. Sospiro di sollievo. Che viene interrotto da una onda di riflusso, lenta ma implacabile, che riporta alla superfice i pezzi più pesanti.
Con un gemito di orrore, il malcapitato si precipita a ricomandare l'operazione. Ahimè, lo sciacquone è vuoto. Bisogna attendere alcuni minuti prima di portare a termine la cosa. Intanto, lenti e beffardi, le cose, che non volevamo più vedere, ruotano nel laghetto.
Bocciati, bocciati. Hanno ancora centinaia di anni, prima di avere il diritto di essere considerati civili. Non c'è dubbio che noi Europei siamo ancora molto avanti. Per non parlare del problema fondamentale di cui nessuna parla, ma a cui tutti pensano. Ma, non avendo il bidet, come fanno a pulirsi? Difficile credere che, ad ogni cagata, si facciano la doccia . E quale quindi è la situazione reale delle intimità di quelle dolci fanciulle che vediamo spavalde e sicure nei film e nelle pubblicità? Il che ci porta in profondi abissi di orrore, su cui preferiamo pudicamente sorvolare.