Lucio Dal Buono

La Teresa e le Simone

Da quasi quaranta anni bazzico con i volontari. Mi sono convinto che il vero ed unico  volontario è chi, senza ricevere soldi, aiuta il prossimo perché nel prossimo vede il Cristo. Ed è convinto che in quel momento è in realtà il Cristo che aiuta lui. Del resto lo diceva S. Paolo. “Fede, speranza e carità: ma la più grande di esse è la Carità.” La carità è l’amore per Dio che si esercita sui propri fratelli. Fratelli,  in cui si vede l’espressione della Divinità    Il più bell’esempio di questi ultimi anni è stata Madre Teresa di Calcutta.   Un altro l’abbiamo avuto qui da noi: fratel Ettore, l’apostolo dei barboni.   Sant’uomo! Mi sento in colpa nei Suoi riguardi. Un giorno gli ho telefonato incavolato e rabbioso: aveva ricevuto in gestione una parte del Paolo Pini, il manicomio di Milano. Le iene basagliane avevano buttato allo sbando i malati e avevano dato pezzi dell’Ospedale Psichiatrico  un po’ a tutti: ad una scuola, ad un allevamento di cani, ad un addestramento di cavalli.

Ed infine anche a Fratel Ettore.  Io gli avevo telefonato furibondo: ero già presidente dell’associazione dei malati di mente. Il Sant’Uomo, accorato,  si era scusato: “Ma tutti i miei barboni sono malati di mente ! Escono da un parte ed io li ricovero dall’altra!”.   Poi ero andato a trovarlo e mi ero scusato(purtroppo con una milionata: la penitenza deve pur pesare)

Certo ci sono volontari che dicono che fanno i volontari per qualche altro ideale. A volte dicono che lo fanno perché credono  nell’umanità. O perché ne sentono il bisogno.  Può darsi. Ma non durano. Anche se a volte sono eccezionali. Mi ricordo la Paola, un ragazza sui 30-40 anni magrissima, spiritata e bravissima. Mi ero accorto, dopo parecchio tempo, che aveva una rara disponibilità: si scopava tutti i malati abbastanza giovani. Il che ci risolveva un problema molto spinoso. La sessualità e la affettività sono infatti tra i principali problemi di questi malati che nessuno vuole. Trovare una volontaria disposta ad andare a letto con loro, era una  cosa eccezionale. - Tra parentesi: nessuno ha mai pensato alla crudeltà della chiusura dei casini? I casini non servivano per le persone normali, che al massimo vi trovavano un passeggero divertimento, serviva per tutti i disgraziati impossibilitati a trovare un affetto normale. Chiusa parentesi -

Beh.   Il vero volontario – quello che ha la Carità - si riconosce dal fatto che resiste all’ingiustizia ed all’irriconoscenza di quelli che ha beneficato.   La Paola e tutti gli altri sparivano quando i beneficati li bistrattavano o quando subivano un’ingiustizia.   Chi crede in Cristo resiste.  Anzi ringrazia chi  lo fa avvicinare alle vicende del  Suo Dio.

Volontarie non  sono le Simone. Sembra che prendessero 8.000 € al mese per stare  in Iraq.   Sono paragonabili a medici, ad infermiere, ai nostri Carabinieri che, con lauti stipendi, fanno con impegno il loro lavoro.      Peraltro le Simone non facevano niente con impegno. Sono il tipico esempio di quei parassiti paragovernativi che vivono cazzeggiando, con i nostri soldi.  Una passava il tempo studiando i suoi esami di università.  L’altra insegnava la raccolta differenziata ai bambini iracheni. Cavolata che non ha bisogno di commenti. Tutte e due facevano belle feste a Bagdad, con alcol e, spero per loro, non solo. Insomma erano solo nullafacenti danarose. Tipiche esponenti della sinistra borghese e riccastra.

Non ho mai pensato che le avrebbero fatte fuori. Gli arabi non sono stupidi: una giovane gnocca non si butta mai  via.   Sarebbe uno spreco delittuoso.   Speravo, lo confesso, in una fine della vicenda soddisfacente per tutti. Se fossero sparite  in un harem, avrebbero avuto tanti bei bambini e sarebbero riemerse tra quaranta anni più sagge e più consapevoli,  vivaddio, di come è bella l’Italia e come sono simpatici gli italiani.  Del resto la madre del famoso sultano Mahmud  il Riformatore, non era forse la cugina  di Giuseppina, la moglie di Napoleone? In un harem si può anche fare carriera.   Ed anche lei,come le Simone, era stata rapita dai musulmani.

Noi non le avremmo più avute tra i piedi e non avremmo più pagato le loro costose trasferte in paesi lontani.          Il livello intellettuale medio della popolazione femminile se ne sarebbe avvantaggiato.   Due principotti dell’ Arabia Saudita avrebbero avuto la soddisfazione di domare due ragazze occidentali ribelli, verbose e femministe: sarebbe stata una impresa titanica, ma di profonda soddisfazione ed a cui avremmo partecipato con il cuore, da lontano, anche noi.   Insomma una soluzione simpatica e di soddisfazione per tutti.

Purtroppo, come al solito, Berlusconi ci ha messo la coda.

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