Lucio Dal Buono

Pensieri qua e là

Mi ricordo, qualche anno fa, di un pellegrinaggio in Terra Santa, organizzato dalla mia Parrocchia.

Siamo andati a visitare un monastero ortodosso nel deserto. Nella chiesa vi era uno scheletro. Bruno,  tutto intero, era chiaramente, per così dire,  nuovo. Era – dicevano i monaci – di un monaco considerato santo e morto nel 1921.  In un punto vi era una strana macchia scura. Era sotto una cella sospesa: era una caverna dove era vissuto fino alla morte un anacoreta(non lo schelwetro: era un altro), che veniva nutrito con una cesta che gli portava il cibo. La macchia scura era formata dai suoi escrementi: ovviamente doveva evacuare fuori dalla  sua grotta.

Ho ancora un libro che parla dei miracoli fatti da Gesù. Ma non nei tempi evangelici. E’ un libro dei riformisti o, come diciamo noi, dei protestanti. Anche i protestanti hanno Gesù che fa miracoli in mezzo a loro. Loro apprezzano la Madonna, ma non si rivolgono a lei nelle preghiere: è una nobile e santa figura, ma non è Dio. Dio è unico e l’unico altro a cui si possono rivolgere le preghiere è il Cristo.  Del resto la Riforma protestante è stata una  riforma che voleva il ritorno alla Chiesa apostolica. E, considerato che avevano di fronte una buona lana come Leone X, si può capire come considerassero la Chiesa Cattolica come il regno dell’Anticristo.

Gli ortodossi sono il più antico ceppo cristiano, insieme agli armeni ed ai copti. Ammettono il primato di Pietro. Però come un primus inter pares. Sono separati da noi da un unico scoglio teologico.  Lo Spirito Santo procede dal padre  “Filiocum”.  Cioè procede dal Padre così come dal Padre procede il Figlio. Noi invece diciamo che procede dal Padre e dal Figlio.  Boh.

Però anche loro hanno le loro stravaganze. Cristo costituisce l’Eucaristia in un pranzo pasquale insieme con gli Apostoli, in modo semplice , normale, umano. Loro celebrano l’Eucaristia in un ambiente apparatato, in cui può entrare solo il celebrante: l’iconostasi.  E noi? Celebriamo la castità dei preti ma in realtà pratichiamo la più turpe pedofilia.

Abbiamo stabilito che il Papa è infallibile e subito dopo abbiamo fatto una serie di dogmi di cui nessuno sentiva la necessità e che, comunque, non sono scritti nei Vangeli: l’assunzione di Maria, l’infallibilità del Papa, l’immacolata concezione.

Se si guarda indietro si vede la traccia delle “perfide” eresie dei primi secoli: nei libri di storia studiamo che i barbari erano ariani. Orrore! In realtà Ario era stato il patriarca di Gerusalemme e la sua dottrina non era stato altro che il tentativo di conciliare la figura di Cristo con il monoteismo.

Eh, sì? Perché chi è il Cristo? Se partiamo dalle enigmatiche parole di Giovanni – In principio era il Verbo e il Verbo era appresso Dio ed il Verbo era Dio – corriamo il rischioo di avere rapidamente 3 Dei. E allora salta fuori Moametto che dice che siamo pagani  politeisti.   Una cosa ragionevole è dire che il Padre è la sapienza di Dio, il Figlio è il volere di Dio e lo Spirito Santo è l’Amore di Dio.

D’altra parte, nei primi secoli, vi era questa enigmatica, incredibile figura del Cristo che era risorto: come si poteva definirlo. Lui si definiva, a seconda dei casi, Figlio dell’uomo o Figlio di Dio. Ma cosa diamine significava Figlio di Dio?

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